Chi ha vinto con la riconferma di Mattarella? Sui quotidiani rare certezze. Ma su chi abbia perso, pochi dubbi. Il “Corriere” (30/1) sferra un gancio destro e uno sinistro: «Le macerie dei partiti» (Luciano Fontana) e «La fine delle coalizioni» (Antonio Polito); e chiude con un montante (31/1): «La corsa per il Quirinale ha fatto esplodere i partiti». È un coro greco, intonato dopo la strage degli eroi (presunti). “Stampa”: «La bancarotta della politica» (Massimo Giannini, 30/1) e «Per destra e M5S solo le macerie» (31/1). “Messaggero” (30/1): «La bandiera bianca dei partiti» (Massimo Martinelli). “Manifesto” (30/1): «Una settimana che lascia sul campo coalizioni lacerate e leader azzoppati». “Quotidiano Nazionale” (31/1): «Tutti contro tutti, i partiti nel caos».
In positivo, i titoli per Mattarella (tutti del 30/1). A cominciare da quello del “Corriere”, assai simile al nostro giornale: «Mattarella, bis per il Paese». E ancora «L'Italia di Mattarella» (“Stampa”), «Il presidente di tutti» (“Repubblica”), «“Lo faccio per l'Italia”» (“Messaggero”), «Sergio II» (“Quotidiano Nazionale”). Non mancano i giochi di parole: «Obtorto Colle» (“Giornale”) e «Quirimane» (“Manifesto”). Né le moderate volgarità: «Calata di brache. Per altri 7 anni al Quirinale ci sarà un uomo di sinistra» (“Libero”). Poi ci sono le rivendicazioni. Sul “Giornale” (30/1), Augusto Minzolini rivela: «È stato Berlusconi a convincere Mattarella», e quindi sarebbe proprio Silvio, sbaragliato nella sua corsa, il vero vincitore. Norma Rangeri sul “Manifesto” (30/1) rivendica l'esclusiva: «Siamo stati l'unico giornale che ha chiesto il Mattarella bis», con buona pace per tutti gli altri giornali che non avevano “chiesto” niente.
Infine i proclami di riscossa. “Libero” (31/1): «Parla la Meloni: “Rifaccio il centrodestra, non mi ferma nessuno”». “Giornale” (31/1): «Il piano di Salvini: “Ora il partito repubblicano. Federare liberali, garantisti, cattolici”». Cattolici avvisati, mezzi salvati.
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