Il coraggio di resistere alla violenza del mondo
giovedì 29 agosto 2024
La memoria di oggi, dedicata al martirio di san Giovanni Battista, dovrebbe spingerci a riflettere sul nostro coraggio di dirci cristiani in un mondo dove pare vincere l’indifferenza, la convinzione che si può vivere senza Dio e che la Chiesa non ha nulla da offrire. Abbiamo la forza per resistere alla prepotenza di questo mondo, o ci comportiamo come Erode Antipa, che ascoltava Giovanni, ma non aveva il coraggio di fare sue le parole del profeta? Così facendo, infatti, il sovrano “tiepido” lasciò spazio alle logiche del mondo, basate su rapporti di forza, che portarono al martirio del cugino di Gesù, ultimo dei profeti e primo degli apostoli. La storia è nota: il re si sentì minacciato dal Battista, che lo accusò di aver compiuto un atto illecito sposando Erodiade, moglie di suo fratello. Erode lo imprigionò a Macheronte ma in qualche modo continuava a sentirne l’autorevolezza, riconosciuta dallo stesso popolo. A eliminare il “pericolo” ci pensò la stessa Erodiade che, alla festa di compleanno del sovrano, spinse la figlia, che aveva ammaliato Erode con la sua danza, a chiedere la testa di Giovanni, ottenendola. «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista», fu la richiesta. «Il re si rattristò – annota il Vangelo di Matteo –, ma a motivo del giuramento e dei commensali lo mandò a decapitare». Altri santi. Santa Sabina, martire (II sec.); beata Teresa Bracco, vergine e martire (1924-1944). Letture. Romano. Ger 1,17-19; Sal 70; Mc 6,17-29. Ambrosiano. Is 48,22-49,6; Sal 70 (71); Gal 4,13-17; Mc 6,17-29. Bizantino. At 13,25-33a; Mc 6,14-30. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata
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