Ai margini dell'attuale ingorgo di sanatorie fiscali, chiude il prossimo 28 febbraio un condono contributivo riservato agli psicologi iscritti all'Enpap, l'ente previdenziale di categoria. Il termine della sanatoria e dei relativi versamenti, che inizialmente era stato fissato al 30 dicembre 2002, è stato prorogato al 28 febbraio in considerazione del grande interesse manifestato dagli iscritti per la sistemazione della propria posizione previdenziale e della mole di richieste di chiarimenti pervenute agli uffici.
La contemporanea presenza dei condoni fiscali - un evento certamente non prevedibile dall'Enpap - può creare tuttavia non pochi intralci agli psicologi interessati alla sanatoria col proprio ente. A tutte le categorie di contribuenti è stata data, infatti, l'opportunità di dichiarare al fisco redditi omessi anche parzialmente. E' indubbio che le dichiarazioni fiscali integrative, aventi ad oggetto redditi professionali, hanno effetti anche sui relativi obblighi contributivi. Ed è altrettanto logico che non è possibile regolarizzare gli aspetti contributivi se non dopo aver definitivamente sistemato la nuova base reddituale imponibile.
Per il professionista interessato al condono sia fiscale sia previdenziale non collimano i tempi a disposizione per le distinte sanatorie. Nell'attuale situazione si può giungere al paradosso di dover dichiarare all'Enpap omissioni contributive su redditi non ancora noti al Fisco. Appare pertanto opportuna una riapertura del termine del 28 febbraio, quanto meno fino a coincidere con la scadenza delle sanatorie fiscali.
La sanatoria, ora in chiusura, è offerta agli psicologi già iscritti, a quelli non iscritti ma iscrivibili, ai familiari superstiti degli assicurati deceduti, a quanti hanno interesse a retrodatare l'iscrizione in corso.
Il condono previdenziale si riferisce ad errori contributivi o altre irregolarità compiute entro il 31 dicembre 2001, "segnalate" dall'Enpap in appositi rendiconti predisposti per gli psicologi assicurati. Per valutare la convenienza ad aderire alla sanatoria, è possibile confrontare, per ciascun anno, gli importi ordinariamente dovuti e gli importi condonabili, adottando così le modalità richieste per regolarizzare i singoli anni contributivi.
L'Enpap precisa che, pur considerando lo slittamento della sanatoria al 28 febbraio, restano invariate le modalità stabilite per i pagamenti ed in particolare quelle di eventuale rateazione delle somme da versare. La scadenza delle rate successive al primo pagamento resta quindi invariata al 30 giugno 2003 e 30 dicembre 2003. Ulteriori istruzioni sono disponibili sul sito www.enpap.it.
La categoria vanta, in particolare, la facoltà di incrementare la pensione professionale (di vecchiaia, invalidità, ai superstiti) variando, a scelta, l'aliquota contributiva dal 10 al 14 %, ma anche la possibilità di abbattere il contributo soggettivo minimo in presenza di modesti redditi professionali.
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