La creazione dei nuovi cardinali avviene nel corso di un rito; la pandemia ha avuto come conseguenza, in tempi e luoghi diversi, l'impossibilità di partecipare ai riti; in alternativa si sono sperimentate forme di partecipazione a distanza. Dunque, stante la situazione sanitaria, anche il prossimo concistoro ordinario pubblico per la creazione di 13 nuovi cardinali (28 novembre) si svolgerà a distanza? Come accennavo già in questo spazio, la risposta è no. Lo ha chiarito il 23 novembre Matteo Bruni (Sala stampa della Santa Sede bit.ly/2HzzYUc ): 11 dei 13 nuovi porporati saranno presenti ma anche i vescovi Sim e Advincula, assenti, saranno creati cardinali; «Un rappresentante del Papa, in altro momento da stabilire, consegnerà la berretta, l'anello e la bolla con il titolo». È bastato però che nelle parole di Bruni ci fosse una piccola quota di digitale, ovvero che egli annunciasse che i cardinali (si intende: coloro che sono già membri del Collegio cardinalizio) impossibilitati a raggiungere Roma «potranno unirsi alla celebrazione, partecipandovi da remoto dalla propria sede, tramite una piattaforma digitale», perché Francesco Antonio Grana annunciasse, sul sito de "Il Fatto quotidiano" ( bit.ly/33bfLvo ), che «il concistoro diventa virtuale», e Carlo Terzano, su un sito specializzato come "StartupItalia" ( bit.ly/378AiSJ ), titolasse: «Il Vaticano sposta sul web il Concistoro per nominare 13 cardinali», commentando che «a causa della pandemia tutto diventa una call». Ma se Grana non lascia dubbi sulla piccola portata dell'innovazione, rivolta ai cardinali più anziani, Terzano mostra invece di crederla grande: parla di «primo concistoro da remoto», lo assimila alla creazione degli account pontifici sui social e ricorda perfino che esso avverrà «nel pieno di un altro evento ormai tipicamente digitale: il weekend del Black Friday...». Forse immagina un porporato che da casa segue il concistoro sul tablet e frattanto, sullo smartphone, conclude un acquisto vantaggioso.