domenica 28 novembre 2021
Oggi nelle Chiese di rito romano inizia la preparazione al Natale, e in cucina si appendono i calendari d'Avvento. Li regalano anche al supermercato e in profumeria con le finestrelle che si sollevano, e, sotto, ogni giorno una fragranza diversa o la pubblicità della crema per il viso. Le famiglie mettono da parte i cioccolatini e qualcuno rispolvera i salvadanai pensando ai tanti che sotto l'albero avranno meno. Purtroppo, spesso si dimentica il Festeggiato, ma molta colpa è nostra, che parliamo di gioia e poi teniamo il muso lungo e ci arrabbiamo per niente. Io da piccolo non ho mai fatto il calendario, non se ne parlava neanche al catechismo, o forse ero distratto e guardavo fuori. Però mi ha sempre affascinato il senso d'attesa di questi giorni. Ricorda la notte prima di un viaggio quando immagini le tappe, gli scherzi e allarghi le narici come se l'aria straniera ti entrasse già nei polmoni. Mi piace l'Avvento perché sa di pane nel forno, di tovaglia fresca di bucato, di sugo da non salare troppo perché si senta il gusto della pasta fresca. È la preparazione della torta con gli auguri disegnati, è lo striscione che addobba l'ingresso, è gonfiare i palloncini in volo nella stanza. L'importante è capire bene Chi festeggiamo, e invitare tutti. Senza dimenticare nessuno.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: