Ignote scorciatoie per i pagamenti Inps
martedì 30 giugno 2020
Occorre dare atto all'Inps e alle Poste dell'impegno per evitare gli assembramenti anti Covid nei primi giorni del mese, quando un gran numero di lavoratori e pensionati si affolla a riscuotere gli assegni mensili ed altri sussidi. Per il mese di luglio è intervenuta anche la Protezione Civile con un'ordinanza che dispone un anticipo nei pagamenti tra il 24 e il 30 giugno e scaglionati per gruppi di cognomi. I delegati riscuotono secondo il cognome del delegante. L'Inps precisa che le somme spettanti possono essere riscosse presso un qualsiasi ufficio postale in Italia, rispettando un eventuale diverso calendario stabilito dalle Poste della località. In ogni caso chi deve riscuotere in contanti può presentarsi liberamente agli sportelli fino al prossimo 29 agosto. Di regola ogni interessato ha già
ricevuto da Inps o Poste un avviso di riscossione a suo favore oppure è in possesso di una stampa dell'importo da riscuotere, ricavata dal "Fascicolo previdenziale del cittadino" sul sito Inps. Allo sportello postale si procede quindi all'identificazione del beneficiario (o della persona autorizzata a riscuotere per suo conto) e a verificare la concordanza con i dati trasmessi telematicamente dall'Inps.
La scorciatoia. Per i pagamenti di luglio è stata adottata una particolare facilitazione. Gli uffici postali sono stati autorizzati a effettuare i pagamenti anche quando gli interessati non presentino la lettera avviso di riscossione oppure la stampa dal sito Inps degli importi a loro credito. Ovviamente gli operatori delle poste dispongono sul computer di sportello dei dati autorizzativi dell'Inps. Si deve presumere che solo pochi di questi interessati hanno potuto ricevere gli anticipi grazie alla procedura agevolata. Si può altrettanto presumere che altri beneficiari non abbiano invece riscuotere la rispettiva prestazione. O perché per disservizi postali non hanno ricevuto la lettera di avviso, oppure perché, causa l'età, non sono in grado di scaricare stampe da internet. Se avessero consultato il messaggio Inps 2519 del 19 giugno che autorizza la scorciatoia ne sarebbero stati opportunamente informati. Una consultazione tuttavia impossibile perché l'Inps non ha ritenuto di pubblicare il messaggio 2519 sul sito internet, come in altri casi, con buona pace dei suoi doveri di comunicazione ai propri assicurati.
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