I vescovi più citati: oltre gli scarni numeri
domenica 8 luglio 2018
Mediamonitor, come dice la parola, è una società che opera su oltre 1.500 media, specie digitali, un monitoraggio che le consente di offrire ad aziende, uffici marketing, stampa e pubbliche relazioni la possibilità di sapere su «qualsiasi argomento» di loro interesse «tutte le ricorrenze» verificatesi in un dato periodo di tempo. I personaggi sui quali, in questi mesi, ha diffuso (presumo al fine di promuovere i propri servizi) dati che sono a loro volta rimbalzati sui media appartenevano al calcio e alla politica, ma ora è comparsa anche una classifica relativa a undici tra «i principali cardinali e vescovi»: ne ha parlato “Vatican Insider” ( tinyurl.com/ybldw5u3 ). Sottoponendo gli scarni numeri alla prova del nove del particolare monitoraggio che anch'io effettuo per alimentare questa rubrica, si vede che i risultati, più o meno, corrispondono, in particolare ai primi posti: nella “mia” classifica si trovano infatti appaiati i cardinali Parolin e Bassetti, seguiti dal vescovo Galantino (rispettivamente terzo, primo e sesto nella classifica di Mediamonitor). Per tutti e tre, l'esposizione pubblica è evidentemente funzione del ruolo che occupano ai vertici istituzionali della Curia romana e della Chiesa italiana. Ai miei robot ho chiesto anche “perché” si è parlato di loro. Le “ricorrenze” hanno riguardato sia il caso in cui essi sono stati protagonisti di un evento (vedi la nomina di mons. Galantino all'Apsa), sia quello in cui essi hanno preso la parola intorno alle questioni d'attualità in ambito politico e sociale; e come era facile intuire, anche senza l'aiuto dei robot, nello scorso mese di giugno il tema d'attualità trasversale a tutti e dieci i prelati italiani della classifica (non solo ai tre che ho citato) è stato quello delle politiche in materia di accoglienza / respingimento di migranti e profughi.
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