I temi ecclesiali di questi giorni tra la carta stampata e la Rete
venerdì 21 luglio 2017
Due temi sono stati nelle scorse ore i più presenti nell'informazione religiosa italiana: il messaggio scritto dal papa emerito Benedetto XVI per le esequie del cardinal Meisner e il rapporto conclusivo dell'inchiesta diocesana sulle violenze perpetrate dagli educatori, dal 1945 in avanti, sui bambini del coro del duomo di Ratisbona.
Nel primo caso gli interventi si sono divisi tra chi ha dato semplicemente conto delle commosse parole scritte da Joseph Ratzinger per l'amico perduto e chi, anche malgrado una successiva intervista del segretario monsignor Gänswein, le ha interpretate in senso ostile all'attuale pontificato. Nel secondo caso, ai contenuti consueti per queste cronache si sono aggiunte domande e risposte intorno alla vigilanza esercitata, ciascuno a misura del tempo e del ruolo, da Georg Ratzinger, a lungo direttore di quel coro, e dal futuro cardinal Müller, vescovo di Ratisbona dal 2002 al 2012. Ci sarebbe il terzo caso, di chi ha letto i due eventi secondo una relazione di causa-effetto, ma esso richiede, per essere preso in considerazione, una cultura dietrologica che non condivido.
Merita invece una sottolineatura, dal mio punto di vista, questo dato: il primo tema è stato fortemente discusso sul web ma pressoché ignorato dalla carta stampata, sulla quale invece ha trovato largo spazio l'altro – come sempre quando è in gioco il binomio Chiesa-pedofilia. In altre parole: mentre i media tradizionali appaiono sempre più condizionati, nella selezione delle notizie e in particolare delle notizie religiose, dalle logiche della diffusione e del mercato, la Rete si conferma luogo in cui i cultori delle vicende ecclesiali sono liberi di esplorare eventi "minori", che altrimenti sarebbero rimasti consegnati all'attenzione e alla riflessione di pochi. Mi piacerebbe che lo si facesse con un po' più di responsabilità.
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