Se la vita è un dono, allora il modo più degno di onorarla è quello di donarla: così aveva trovato la felicità sant'Ignazio da Laconi, al secolo Vincenzo Peis Cadello, frate cappuccino sardo vissuto tra il 1701 e il 1781. Era nato a Laconi, in provincia di Nuoro, in una famiglia povera.A 18 anni si ammalò e fece il voto di farsi cappuccino se fosse guarito; così fu, ma solo un incidente a cavallo a 20 anni gli ricordò la promessa fatta: nel 1721 entrò nel convento del Buoncammino a Cagliari.Da religioso ricoprì il ruolo di questuante in diversi conventi: dal 1741 alla morte visse il suo apostolato di carità e speranza tra la gente a Cagliari, dove ben presto fu indicato da tutti come un autentico santo. Divenuto cieco nel 1779, morì due anni dopo.Altri santi. Sant'Antimo, martire (III sec.); san Matteo Le Van Gam, martire (1813-1847). Letture. At 2,14.36-41; Sal 22; 1 Pt 2,20-25; Gv 10,1-10. Ambrosiano. At 6,1-7; Sal 134; Rm 10,11-15; Gv 10,11-18.
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