
«Gli unici che considerano l’Europa come un unico Stato sono le mafie»: parola di Nicola Gratteri, magistrato e saggista, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, già a Reggio Calabria, figura di spicco nella lotta alla ’ndrangheta. Però, al di là dell’evidente fallimento politico dell’Unione europea, ci sono altre circostanze in cui il Vecchio continente si mostra unito ed è per l’appunto nella lotta alle mafie. Lo dimostra l’«Operazione Eureka», la grande inchiesta internazionale che per la prima volta è riuscita a penetrare tra le maglie della ’ndrangheta, la più segreta e pericolosa organizzazione criminale. Nella circostanza i migliori investigatori italiani e tedeschi hanno messo insieme risorse e intuizioni contro il vastissimo traffico di cocaina in Europa. Una spy story raccontata nello speciale di Petrolio, sabato scorso in prima serata su Rai 3, con dovizia di particolari, con i retroscena delle varie fasi investigative e con azioni se vogliamo anche spettacolari viste le incursioni da film coordinate e compiute dalle due polizie in contemporanea in Italia e in Germania che hanno portato all’arresto di centinaia di malviventi. Sotto al titolo «Cocaina Spa», all’interno del terzo dei sei speciali di Petrolio previsti in queste settimane, Duilio Giammaria, anima da sempre del programma giornalistico nato nel 2013, ha così introdotto il telespettatore nella complessa realtà criminale del più vasto traffico di cocaina al mondo, un sistema illecito a livello globale che genera profitti per miliardi di euro. A commentare l’inchiesta, ospite in studio, per un’intervista registrata, il rammentato procuratore che dal 1989 vive sotto scorta e per il quale le mafie sono perfettamente integrate e fanno affari con tranquillità da un Paese all’altro anche perché a suo giudizio in Europa non si fa un effettivo contrasto al riciclaggio. Inoltre, per quanto riguarda la ’ndrangheta, la forza dell’organizzazione mafiosa, anche rispetto alle altre, sta soprattutto nella disciplina interna, nell’osservanza in modo ortodosso di un codice, un vincolo di sangue che prevede un rito di affiliazione nel quale, dopo addirittura un vero e proprio corso di formazione, si giura fedeltà alla cosca dichiarandosi pronti a uccidere se necessario anche i propri familiari. Notizie interessanti contenute anche nel libro di Gratteri rammentato nell’occasione: Una Cosa sola - Come le mafie si sono integrate al potere. E sempre a proposito di libri, il procuratore di Napoli era sabato in quasi contemporanea a In altre parole in diretta su La 7 ospite di Massimo Gramellini per parlare senza peli sulla lingua di questioni legate alle giustizia, ma anche per presentare in questo caso un romanzo, Senza scorciatoie - Una storia per dire no alle ingiustizie, scritto come l’altro libro con Antonio Nicaso.
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