“Gran tour d'Italia” è un bel “Panorama”
martedì 20 giugno 2017
Che i giornali di carta abbiano oggi sempre più bisogno di un traino è un dato di fatto. Soprattutto i “vecchi” settimanali, a suo tempo di grande diffusione, come L'Espresso e Panorama hanno ora bisogno di essere portati in edicola da altre testate editorialmente sorelle. Il primo si affida la domenica a La Repubblica, il secondo ogni tanto a Tv Sorrisi e canzoni. Ma non basta, c'è anche bisogno di spingersi nella cosiddetta “crossmedialità” avventurandosi sulle vie del web e dei social, ma anche della tv. È così che un prodotto di buon successo come Panorama d'Italia organizzato dal settimanale Mondadori con incontri, convegni e spettacoli on the road, dopo il sostegno della carta stampata e l'espansione sui social, arriva ora sul piccolo schermo di Rete 4 (giocando quindi sempre in casa in fatto di editore), con il titolo Gran Tour d'Italia in onda il venerdì a notte fonda. Gran cerimoniere lo stesso direttore di Panorama e ideatore dell'iniziativa Giorgio Mulè, mentre la conduzione principale è affidata ad Alessia Ventura. Impegnati entrambi, con l'inviato Cataldo Calabretta, in un percorso per far scoprire o riscoprire agli italiani «le eccellenze e le meraviglie del Paese in cui vivono ma che spesso non conoscono». Partenza non facile da Torino, almeno alla luce di quanto successo recentemente in piazza San Carlo. Ma qui il discorso era diverso: Torino come metafora di un'Italia che non si arrende. Ecco allora una serie di interviste tra cui quelle al presidente della Fiat John Elkann, allo chef stellato Andrea Berton, al Commissario tecnico della Nazionale di calcio Gian Piero Ventura, all'attore Luca Argentero, al giornalista Mario Giordano (che pubblicizza un po' troppo spudoratamente il suo ultimo libro), alla sindaca Appendino, al governatore Chiamparino e a molti altri. Come idea di fondo Gran Tour d'Italia è semplice, ma come accade in queste circostanze le cose funzionano se si raccontano bene le storie e i personaggi. In parte il programma ci riesce, aiutato spesso dalle belle immagini e dai modi informali della Ventura (intesa come Alessia) il cui sorriso vale parte della puntata. Al contrario di Mulè, che tradisce la sua provenienza dalla carta stampata. Ma come dicono a Roma, «nessuno nasce imparato». Intanto, però, la prossima tappa sarà a Bologna. Il viaggio televisivo ne prevede tredici.
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