È musica per palati fini quella che Georg Muffat (1653-1704) ha scritto per la Missa “In labore requies” a 24 parti, che con le sue proporzioni eccezionali rappresenta quasi un unicum nel repertorio liturgico dell’epoca; un’opera in grado di conciliare un’impronta maggiormente spettacolare – grazie all’imponente organico che prevede due cori vocali a quattro parti e tre cori strumentali – con accenti più intimi e riflessivi, attraverso oasi sonore di intimità spirituale davvero ispirate. Si tratta di una delle pagine sacre più elaborate e imponenti del tardo barocco, vero e proprio cimento per le doti tecniche e interpretative di chiunque la affronti; una sfida impervia raccolta dagli ensemble Le Banquet Céleste e La Guilde des Mercenaires diretti da Damien Guillon, particolarmente abili nell’esaltare la complessità e la versatilità della scrittura di un autore oltremodo raffinato e “moderno”, che ha saputo dare vita a una convincente sintesi stilistica tra la scuola compositiva italiana, francese e austro-germanica. Allievo di Lully a Parigi, lo troviamo prima a Strasburgo e poi in Baviera, attivo in seguito tra Vienna, Salisburgo e Praga; nel 1680 arriva a Roma, dove entra in contatto con Corelli, per concludere infine la sua carriera come Kapellmeister presso la corte di Passau. Autentico artista cosmopolita, con la sua Missa Muffat supera i confini del già noto, alternando episodi policorali e passaggi contrappuntistici di grande effetto con artifici armonici finemente cesellati. Un felice connubio di audace sperimentazione e solida maestria, ricchezza di idee e coerenza musicale, che risplende in pagine come l’esuberante “Laudamus te” o nella densa trama fugata del “Qui tollis” del Gloria, nell’intera parte centrale del Credo (con i gioielli poetici dell’“Et incarnatus est” per due soprani e del “Crucifixus” a quattro voci) o ancora nella contemplativa apertura dell’Agnus Dei che prosegue in crescendo fino all’impressionante climax raggiunto con il “Dona nobis”.
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Georg Muffat
Missa
“In labore requies”
Damien Guillon
Château de Versailles
Spectacles. Euro 20,00
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