Il coraggio del proprio credo e l'amore per i fratelli sono da sempre le cifre più autentiche di una fede vissuta in maniera autentica. Valori, il coraggio e l'amore, che Napoli ritrova nel proprio patrono, san Gennaro, vescovo e martire. Nato forse nella città partenopea nella seconda metà del III secolo, era vescovo di Benevento. Venuto a conoscenza dell'incarcerazione del diacono Sosso (o Sossio), suo amico e guida dei cristiani di Miseno, Gennaro, assieme a due compagni, Festo e Desiderio, partì per portargli conforto. Nel 305, venuto a conoscenza della sua presenza il proconsole della Campania, Dragonio, fece arrestare il vescovo, i compagni e altri cristiani che avevano protestato. Il gruppo venne prima condannato a morire nell'anfiteatro fra le zanne degli orsi, poi, per evitare disordini, dovuti alla simpatia della gente per i prigionieri, furono tutti decapitati.
Altri santi. Sant'Abbone di Metz, vescovo (VII sec.); santa Maria de Cervellon, monaca (1230–1290). Letture. 1Cor 15,35–37.42–49; Sal 55; Lc 8,4–15. Ambrosiano. Dt 14,22–29; Sal 96 (97); 1Cor 9,13–18; Lc 12,32–34.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: