Francesco prega che il Sinodo cammini dal centro alle periferie
domenica 1 ottobre 2023
Se si percorre l’infosfera ecclesiale in questi giorni si osserva che l’attesa per l’apertura dell’Assemblea sinodale sta salendo. E si vede bene che il Sinodo digitale non è più, o non è solo, il contributo che i “missionari digitali”, appositamente mobilitati, hanno offerto alle fasi sinodali svoltesi sinora (ne ho parlato qui su “Avvenire” in questo articolo shorturl.at/dhpqx), ma è anche la quota di comunicazione, riflessione e discussione sul Sinodo che passa per gli ambienti digitali, comprese le inevitabili polarizzazioni. In questa direzione appaiono fortemente mobilitati quei siti e blog di area antimoderna e di riferimento perlopiù americano che già avevano radicalmente contestato i precedenti Sinodi indetti da papa Francesco: su famiglia, giovani, Amazzonia. Ne rappresenta un modello la preghiera che il vescovo ausiliare di Astana (Kazakhstan), mons. Athanasius Schneider, ha diffuso in Italia il 29 settembre passando dal blog “Duc in altum” di Aldo Maria Valli (shorturl.at/cdr02). In essa definisce «contraffatta» la Chiesa che si maschera con la «sinodalità», pur pregando perché, all’interno dell’assemblea sinodale, «il papa e i partecipanti al Sinodo» contrastino i «piani» dei «nemici» di Dio. Circola in Rete dallo stesso giorno, con ben maggiore popolarità, la preghiera per il Sinodo che il papa stesso ha affidato per l’ottobre 2023, tramite il consueto “Video del Papa” (shorturl.at/BCMSZ), alla Rete mondiale di preghiera. Non è l’unica, evidentemente: l’imminente Sinodo e la preghiera per il suo buon esito sono stati onnipresenti negli interventi pubblici di papa Francesco dell’ultimo anno, e già nel “Video del Papa” di ottobre 2022 (shorturl.at/dV679), recentemente ripreso dal segretario generale del Sinodo card. Mario Grech proprio in una lettera su Sinodo e preghiera (shorturl.at/doqu2), affermava perentoriamente: «Senza preghiera non ci sarà Sinodo». Le immagini di questo nuovo video sono immagini di strade e di cammini, che rimbalzano continuamente dalle “periferie” al “centro” (simboleggiato dalla piazza e dalla basilica di San Pietro) e nuovamente alle “periferie”: quelle che nel testo il Papa esorta ad ascoltare. Sembra di rileggere in due minuti di video l’intera “Evangelii gaudium”, il documento programmatico del pontificato, che compie ormai dieci anni. © riproduzione riservata
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