Il dono prezioso dell’ascolto è qualcosa che va ben al di là della semplice capacità uditiva: è una predisposizione dell’anima che apre anche alla voce di Dio. Ce lo insegna l’apostolato di san Filippo Smaldone in mezzo ai sordi e ai bisognosi. Nato nel 1848 a Napoli, Smaldone cominciò proprio nella sua città ad accompagnare i sordi entrando in una congregazione fondata nel 1853. Ordinato sacerdote nel 1871, si ammalò gravemente ma riuscì a vincere la malattia, attribuendo quella guarigione miracolosa alla Vergine di Pompei. Mandato a Molfetta a dirigere una scuola della sua congregazione, nel 1885 andò a Lecce con l’intento di fondare assieme a don Lorenzo Apicella un istituto per sordi e darlo in gestione a una nuova comunità di religiose: la Congregazione delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori. Smaldone morì a Lecce nel 1923. È santo dal 2006.
Altri santi. San Gualterio, abate (VIII sec.); beato Francesco Pianzola, sacerdote (1881–1943).
Letture. 2Tm 2,8–15; Sal 24; Mc 12,28–34.
Ambrosiano. Es 19,16–19; Sal 96 (97); Gv 12,27–32.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: