Cosa fa Dio davanti alla sofferenza di tanti innocenti, vittime delle guerre? Per il beato Carlo Gnocchi questa domanda fu la “chiave” che lo avviò verso la santità: capì infatti che proprio come fa Dio l'unica risposta al dolore dei piccoli consiste nel farsi carico delle loro ferite. Lui che era nato nei pressi di Lodi ed era diventato prete nel 1925, aveva toccato con mano l'orrore della violenza tra nazioni come cappellano prima in Albania nel 1941 e poi sul fronte russo tra il 1942 e il 1943. Al suo rientro decise di mettere mano a un'opera a favore degli orfani di guerra e dei “mutilatini”. Nasceva così il nucleo di quella fondazione che ancora oggi con le sue preziose cure sanitarie dona luce e speranza e chi soffre. Prima di morire nel 1956, don Gnocchi fece sì che le sue cornee andassero a due ragazzi non vedenti. È beato dal 2009.
Altri santi. San Miniato di Firenze, martire (III sec.); san Gaudenzio di Brescia, vescovo (IV-V sec.).
Letture. Rm 6,12-18; Sal 123; Lc 12,39-48.
Ambrosiano. Ap 6,1-11; Sal 149; Mt 19,9-12.
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