A soli sei giorni di distanza dall'intervista di “America” all'aspirante tiktoker cattolica Kassidy Beane, di cui ho riferito qui su “Avvenire”, giunge notizia dagli Stati Uniti di altri legami tra TikTok e la vita spirituale cristiana. Il “New York Times” (sul sito il 16 maggio https://nyti.ms/3lqEeWn e sull'edizione cartacea il 19 maggio) intrattiene la sua vasta platea di lettori sul fenomeno di alcune suore che si cimentano con questo social network, ottenendo risultati molto lusinghieri. Dapprima parla di suor Monica Clare, religiosa episcopaliana (cioè anglicana), 56 anni, che vive nel New Jersey e ha raggiunto sull'account @nunsenseforthepeople i 161mila follower. Poi racconta di due suore cattoliche: Chelsea Bethany Davis, una paolina di 30 anni con 189mila follower sull'account @srbethanyfsp, e Lisa Carol Hezmalhalch, che appartiene a una nuova fondazione in Arizona e ha 143mila follower sull'account @sisterlisah. In ciascuno dei tre account non vi sono solo contenuti leggeri (ricette, consigli, giochi) come avevamo visto durante le fasi più acute della pandemia, quando alcune comunità femminili avevano aperto ai social le loro case contribuendo ad alleviare il distanziamento sociale di tanti. Ci sono soprattutto ritratti attraenti della propria vocazione e della vita in convento. Palesemente, tutte e tre immaginano di rivolgersi a persone che non sanno nulla, o quasi, sulle suore; la loro presenza su TikTok intende principalmente ovviare a questa carenza di informazioni e, in prospettiva, promuovere nuove vocazioni. Di sicuro stanno suscitando interesse: il “New York Times” riferisce anche che, come capita con gli influencer, ci sono aziende che cominciano a inviare alle suore “omaggi” dei propri prodotti, e che una di loro è stata invitata a Los Angeles a un casting per partecipare a un game show.
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