Nel 1959 il quindicinale di romanzi di fantascienza "Urania", una grande invenzione mondadoriana, pubblicò nel suo 200° numero uno dei suoi fascicoli più belli, con I figli dell'invasione di John Wyndham, uscito in Inghilterra due anni prima col titolo di The Midwich cuckoos, dal nome di un pacifico villaggio immaginario e riferendosi all'uso del cuculo di impadronirsi dei nidi di altri uccelli depositandovi proditoriamente le sue uova. Un bel giorno succedono a Midwich cose strane, che durano poco, ma in quel poco tutte le donne del villaggio restano incinta, e daranno alla luce bambini che sono in realtà un tutto, un unico, che comunicano perfettamente tra loro. leggono nel pensiero e hanno poteri micidiali. Come reagire? La fine non può che essere di vittoria degli uomini sugli alieni, ché di questo si tratta: quei bambini sono la "quinta colonna" dell'invasione, e vanno sterminati. Fu quello un grande romanzo "di genere" di un autore che aveva già dato Il giorno dei trifidi (da cui penso che Saramago trasse l'idea di Cecità) e I trasfigurati, altri gioielli del genere, e il bellissimo Chocky destinato a un pubblico infantile. La fantascienza dette in Inghilterra i suoi capolavori, con Wells, Shiel, Butler, Orwell, Huxley, la Du Maurier e la Lessing, Ballard, e più "nel genere" Hoyle, Clarke, Aldiss, Christopher. Il loro segreto fu una credibilità che parte dal quotidiano, un po' come nei polizieschi della Christie; non le guerre stellari, le mutazioni vicine e nascoste... Come in questo Wyndham che fu portato allo schermo in bianco e nero da Wolf Rilla nel 1960 (Il villaggio dei dannati, bellissimo) e a colori e con trucchi spavaldi da John Carpenter nel '95. Si rilegge Il villaggio dei dannati con ammirazione e se ne apprezza meglio oggi l'acutezza del tema: Wyndham immaginò una mutazione forse già in atto, temendo che gli stessi nostri figli potessero essere radicalmente diversi dai noi, dai loro padri, e letteralmente alieni. Era anche una paura da guerra fredda e da "pericolo rosso" - lo Stato che alleva i nostri figli e sa come metterceli contro, se necessario - ma che aveva forse qualche carattere meglio comprensibile oggi: e se fossero i soliti manipolatori delle coscienze a voler fare dei nuovi arrivati "i figli di un'invasione", l'avanguardia di un post-umano da cui difendersi o a cui soggiacere, come le maggioranze hanno sempre finito per fare di fronte a tante invasioni militari e politiche, economiche e culturali? E se il cuculo di oggi fosse Internet? È sempre inquietante e provocante rileggere i classici della fantascienza sociologica inglese o americana... Nel loro meglio ci aiutarono a capire cosa cambiava, e cosa è cambiato.
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