L'irruzione di medici no-vax alla riunione del loro Ordine professionale di Roma, con intervento dei carabinieri, è di una gravità inaudita. Dai santoni, dai complottisti seguaci di Qanon, dai cultori del pensiero magico possiamo aspettarcelo. Molto, molto meno da medici iscritti all'Ordine dei medici. Ne scrivono tutti, ieri (20/12): il “Corriere” a pagina 6, la “Repubblica” a pagina 4, la “Stampa” a pagina 7. Ma lo spazio maggiore si trova su due quotidiani vicini al centrodestra. Il “Giornale” dedica una pagina intera, la 10. Scrive Francesca Angeli: «Insulti ai colleghi definiti “buffoni” e “mafiosi”. Spintoni al grido di “vergogna” e persino qualche schiaffo». Pare che non siano soltanto medici sospesi perché privi di green pass. Ma «come è possibile – chiede Francesca Angeli – che a un anno dall'obbligo vaccinale per i sanitari la sospensione sia arrivata adesso? Questo dunque significa che medici e operatori sanitari non vaccinati hanno continuato a svolgere la loro professione a contatto con pazienti fragili e malati pur non essendo vaccinati per tutti questi lunghissimi mesi? In quanti?». “Libero” dedica al fattaccio l'apertura di prima pagina, con il titolo: «La piaga dei medici no-vax». «Cerchiamo storie analoghe – scrive Renato Farina a pagina 6 –. Niente. Non si era mai sentito che si radunassero in falange dei clinici avversi alla penicillina o al vaccino antipolio e dessero addosso ai colleghi che invece avevano deciso di usarne per tutelare la vita e la salute dei loro pazienti». Alessandro Sallusti si assume il compito di smantellare alcune bufale, le solite. Dubitiamo serva a qualcosa, data la radicalizzazione sempre più marcata dei no-vax, ma è bene che sia stato fatto di nuovo. Un ulteriore richiamo alla ragione è quello di Massimo Viale (“Corriere”) che replica con garbo agli argomenti della Commissione Dubbio e Precauzione di Mattei, Cacciari e Agamben. Titolo: «Il complottismo dei no-vax e le sue debolezze». Proviamoci, nonostante tutto.
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