Ellen, che porta poesia nelle prigioni
giovedì 2 aprile 2020

«La speranza è il filo splendente che mi lega alla vita / È il nastro a maglia che avvolgo / Attraverso il respiro delle mie preghiere / La speranza è un rifugio inespugnabile / Contro momenti bui e schiaccianti».

”Hope”, speranza, è il titolo del componimento di cui abbiamo trascritto i primi versi; l’ha composto Geneva Philipps, una delle tremila donne che in questi ultimi sei anni hanno frequentato i corsi di poesia di Ellen Stackable. La docente di letteratura inglese dell’Oklahoma quest’anno si è ritirata dall’insegnamento per dedicarsi a tempo pieno alla sua associazione, Poetic Justice, che porta la poesia e con essa un tenace filo di speranza tra le detenute.

In queste settimane di lockdown a causa del coronavirus i corsi non si sono interrotti, ma si svolgono da remoto: Ellen porta scatoloni di materiali per le sue ragazze e qualche giorno dopo va a riprendere i componimenti. «La speranza è il potere di correggere i torti / La speranza rifiuta di essere messa a tacere / La speranza offre aiuto / Gentilezza / Una mano / Un abbraccio». Ecco cosa fa la poesia in carcere.

Nel marzo 2014 Ellen avviò il primo corso di poesia nel carcere femminile di Tulsa; oggi Poetic Justice è presente nelle cinque prigioni femminili dello Stato di Oklahoma, a San Diego in California, a Tijuana in Messico e in Carolina del Sud. Le volontarie sono 70, tutte donne, perché per le detenute è più facile aprirsi con persone dello stesso sesso. Spesso non hanno esperienze felici con gli uomini. «La maggior parte di loro ha alle spalle infanzie disastrate, padri e compagni violenti. Vengono da vite di strada e giudici e forze dell’ordine sono duri con loro».

Tutto è cominciato quando Ellen, già impegnata nel volontariato accanto ai malati di Aids, si è imbattuta nelle statistiche inquietanti che fanno dell’Oklahoma lo Stato americano con la maggior percentuale di detenute sul totale della popolazione femminile: 151 su 10.000 donne, il doppio della media nazionale. E questo non perché c’è un tasso di criminalità più alto che altrove, bensì perché un maggior numero di reati viene punito con il carcere anziché con misure alternative. Le prigioni funzionano al 110 per cento della loro capienza, scarseggiano le attività ricreative e riabilitative e la vita dietro le sbarre è dura.

«Molte delle mie allieve sono ex tossicodipendenti, senza tetto, ragazze scappate di casa. Finiscono in prigione per reati non violenti, come possesso di droghe illegali, punito come spaccio. Mancano i programmi di recupero, quindi le ragazze con dipendenze hanno poche possibilità di uscirne e continuano a delinquere. Le leggi sono particolarmente repressive; in Oklahoma se un marito picchia la moglie è un caso di violenza domestica. Se la moglie si difende e ferisce il marito, è un tentato omicidio», racconta Ellen ad Avvenire. E’ così che questa insegnante di scuola superiore, gentile e dinamica, si convince che occorre portare un po’ di bellezza in quelle celle, tra quelle donne con passati disastrosi, presenti duri e futuri incerti. E la poesia è un’arte perfetta: non ha regole né schemi, scalda il cuore, induce all’interiorità, fa emergere il bello da ciascuno…

Di cosa parlano le donne, nelle loro poesie? «Raccontano il passato, la loro infanzia, la loro casa – spiega Ellen Stackable, votata nel 2018 tra le Eroine dell’anno, un premio della Cnn –. Descrivono i loro ricordi più belli e i momenti più brutti. Scrivere è per loro un inizio di guarigione. Elaborano i traumi attraverso la scrittura e condividendo la loro intimità con le compagne di corso. Terminiamo ogni lezione unendo le mani e declamando: ho una voce, ho la speranza, ho il potere di cambiare. I nostri corsi – continua – danno alle donne il senso che la loro voce conta. Spesso vediamo detenute che si riuniscono alle famiglie perché hanno iniziato a scrivere. La vergogna è uno dei sentimenti più difficili da superare quando sei stata in prigione, e questo è particolarmente vero per le donne. Così, avere una forte convinzione del proprio valore è la base per costruire una nuova vita quando sono fuori».

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