Sbagliamo se pensiamo di trovare il senso delle cose nei nostri piccoli obiettivi personali a corto raggio: il senso sta nella chiamata di Dio che apre i nostri sguardi e ci invia a compiere meraviglie. Sant’Eliseo, discepolo del profeta Elia, visse proprio questa esperienza di “conversione” che lo portò lontano da quel campo che stava arando con dodici paia di buoi mentre il suo nuovo maestro lo scelse. Vissuto tra il IX e l’VIII secolo a.C., ricco possidente, Eliseo divenne l’erede di Elia, dal quale fu scelto con un potente gesto simbolico: gli gettò addosso il proprio mantello. Le Scritture, poi, attribuiscono a Eliseo diversi segni miracolosi – come la divisione delle acque del Giordano –, compiuti proprio grazie al mantello che Elia gli lasciò dopo essere asceso al cielo su un carro di fuoco.
Altri santi. Santi Valerio e Rufino, martiri (IV sec.); san Metodio, patriarca (IX sec.).
Letture.Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. Dt 8,2–3.14–16; Sal 147; 1Cor 10,16–17; Gv 6,51–58.
Ambrosiano. Sir 17,1–4. 6–11b.12–14; Sal 103 (104); Rm 1,22–25.28–32; Mt 5,2.43–48.
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