Si riunisce oggi in seduta straordinaria il consiglio di amministrazione di Enasarco, la fondazione che gestisce la previdenza integrativa degli agenti e dei rappresentanti di commercio. L'incontro è dedicato alle valutazioni finanziarie e alle modalità tecniche che consentano agli agenti iscritti di poter ottenere un'anticipazione dell'indennità di risoluzione (sostanzialmente la buonuscita della categoria) accantonata nel fondo Firr durante lo svolgimento del rapporto di agenzia. Di regola, l'indennità viene liquidata e per intero soltanto al termine del mandato conferito all'agente. Tuttavia l'emergenza economica causata dal Covid, che ha investito pesantemente il settore con un generale calo delle provvigioni, ha indotto nei giorni scorsi le parti sociali, sindacati e case mandanti, a un accordo in deroga alle intese economiche già in vigore, per un particolare sostegno agli agenti in difficoltà. A richiesta, gli iscritti Enasarco potrebbero ottenere l'anticipo del Firr, fino al 30% di quanto accantonato alla data del 31 marzo scorso.
Accanto all'anticipo dell'indennità, oggi in esame, Enasarco ha predisposto un programma annuale di assistenza e di particolari sussidi disponibili per gli iscritti. Dal 3 aprile scorso gli agenti, i rappresentanti di commercio e i consulenti finanziari possono ottenere contributi per nascite e adozioni, per maternità e per erogazioni straordinarie. In aggiunta a queste, a partire da martedì prossimo 16 giugno si possono ottenere contributi riferibili ai bisogni dell'età e della salute, diversificati come assistenza personale permanente (2.600 euro l'anno), soggiorni in casa di riposo (massimo 5.200 euro), assistenza a figli disabili (6.000 euro l'anno), erogazioni straordinarie per chi ha superato i 75 anni di età. L'assegnazione sarà effettuata rispettando una graduatoria di reddito dal più basso al più alto, riferito all'anno 2018 purché non superiore a 40mila euro.
Possono accedere a tutte le provvidenze anche i pensionati Enasarco, impegnati a proseguire l'attività di agenzia per maturare un supplemento di pensione. Il supplemento può essere chiesto dopo cinque anni dalla data di maturazione della pensione già in corso e avendo compiuto 72 anni di età. Un secondo supplemento può scattare dopo altri cinque anni ed essendo in piena attività ancora all'età di 77 anni.
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