Molto spesso il merito di ciò che siamo, di quello che facciamo, della luce che portiamo, è di chi ci aiuta e ci accompagna, delle persone che ci consigliano e ci aiutano. Riconoscere quanto prezioso è questo aiuto è un atto di santità, perché ci rende umili agli occhi di Dio e del mondo. E anche l’atto di consigliare è un modo per vivere a fondo il Vangelo e per esercitare la virtù della pazienza. Oggi il calendario dei santi ci propone la figura in consigliere prezioso, sant’Adriano di Canterbury. Si tratta di un testimone del VII secolo il quale ebbe il coraggio di ammettere che il proprio posto era di totale servizio, non quello più prestigioso agli occhi del mondo, forse, ma molto molto più importante. Originario dell’Africa, abate di Nerida in Campania, papa san Vitaliano lo chiamò a diventare vescovo di Canterbury. Adriano rifiutò e indicò l’amico Teodoro di Tarso al suo posto, accettando nel 668 di seguirlo e affiancarlo nel suo ministero episcopale proprio come consigliere. Divenne così abate del monastero dei Santi Pietro e Paolo, che poi fu dedicato a Sant’Agostino. Sotto la sua guida crebbe un fiorente centro di formazione per numerosi vescovi e punto di riferimento per la Chiesa di tutta l’isola. Morì a Canterbury attorno all’anno 710.
Altri santi. San Marcellino di Ancona, vescovo (VI sec.); sante Agata Yi e Teresa Kim, martiri (XIX sec.).
Letture. Romano. 1Sam 1,9-20; 1Sam 2,1.4-8; Mc 1,21-28.
Ambrosiano. Sir 42,22-25;43,26b-32; Sal 32 (33); Mc 1,14-20.
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