E noi abbiamo occhi e cuore per cogliere il vero amore?
domenica 13 ottobre 2024
Sappiamo percepire l’amore che ci circonda, l’amore di chi ci è accanto? E l’amore di Dio? Abbiamo cuore e occhi pronti ad accogliere la sua presenza? Perché Dio si mostra «a coloro che possono vederlo, quando hanno aperti gli occhi dell’anima e tutti hanno i loro bravi occhi», anche se «qualcuno li ha velati, incapaci di vedere la luce del sole». È questo l’insegnamento, antico quanto prezioso, di san Teofilo di Antiochia. Il vescovo vissuto nel secondo secolo indica la via per trovare Dio e, in particolare nei «Libri ad Autolico», ripercorre la fitta trama di «cercatori della verità» del sapere antico, fino a culminare nell’annuncio del Dio di Gesù Cristo. Si tratta di una via che ognuno può percorrere nella propria anima per raggiungere una meta, appunto, che va solo scoperta con gli occhi giusti e che esiste anche se noi non siamo capaci di vederla. Formatosi alla scuola dei pensatori classici, Teofilo era nato nella regione tra il Tigri e l’Eufrate in una famiglia non cristiana; convertitosi al cristianesimo dopo aver studiato le Scritture, divenne vescovo di Antiochia forse nel 169. Per vedere Dio, scriveva nella lettera indirizzata all’amico pagano, bisogna curare gli occhi dell’anima, troppo spesso oscurati dai peccati. E la cura è Dio stesso, che «per mezzo del Verbo e della sapienza guarisce e dà la vita». Altri santi. Santa Chelidonia di Subiaco, vergine (1077-1152); beata Alessandrina Maria da Costa, laica (1904-1955). Letture. Romano. Gal 3,22-29; Sal 104; Lc 11,27-28. Ambrosiano. Is 43,10-21; Sal 120 (121); 1Cor 3,6-13; Mt 13,24-43. Bizantino. Tt 3,8-15; Lc.8,5-15. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata
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