sabato 22 giugno 2013
La donna si è chinata, entrando dalla porta. Ha qualcosa stretto al petto. E gli occhi di cagna affamata. La bocca serrata, una crepa. La cena è già in corso. Passano i piatti, corrono i bicchieri. Ma Gesù, lui, resta quasi sempre silenzioso. Pietro lo guarda.Quasi nessuno ha fatto caso a cosa stia facendo la donna.Si è avvicinata a terra davanti a Gesù, semidisteso su dei cuscini come tutti.Si è accucciata. Come una sperduta. E ora con le mani gli sta ungendo i piedi. Estrae l'unguento dal vasetto. E poi li asciuga usando i lunghi capelli. Ha il viso assorto, le tempie tese come pugnali. Fa gesti rapidi di gatto. Qualcuno le guarda la bocca. La curva del seno sotto il vestito. Lei non si guarda intorno. Dev'essere dentro una grande tempesta, una supplica. Dev'essere da qualsiasi parte si è quando ci si attacca ai piedi di un vivo o di un morto. E li si bacia e venera. In un inferno o in una dolce dura servitù. In un amore che combatte forte contro la morte. Giuda da un angolo, la testa appoggiata alla parete, la guarda, occhi di pioggia. Il padrone si avvicina e fa come a una rognosa: «Vattene!». Ma il Nazareno solleva il viso della donna, della cagna. «Perché te la prendi con lei? Voi non mi avete dato nemmeno di che profumarmi le mani quando sono arrivato. E lei invece …»
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: