Viene dalla Chiesa americana l'ennesimo segno dei tempi digitali. Da alcuni quadrienni la Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti (USCCB) ritma l'inizio dell'anno elettorale con un documento finalizzato a fornire ai cittadini i riferimenti, tratti dalla dottrina sociale della Chiesa, per orientarsi di fronte ai candidati alla presidenza. Sempre lo stesso il titolo: "Formare la coscienza per essere cittadini fedeli"; largamente simili i contenuti, salvo qualche adattamento alle mutate circostanze storiche. Ma quest'anno, per la prima volta, per sostenere e far conoscere tale testo si punta con decisione su brevi video ( bit.ly/2S5LU2c ). I filmati in questione sono 4 (più uno riassuntivo), ciascuno in altrettante lingue: oltre all'inglese e allo spagnolo, il vietnamita e il tagalog (per i filippini). Afroamericani, ispanici e orientali sono i volti che più vi compaiono.
Ogni video dura intorno ai due minuti e illustra una distinta tematica sociale: partecipazione alla vita pubblica, dignità e tutela della vita umana, promozione del bene comune e amore per gli altri. Anche un vescovo vi prende brevemente la parola: in quello introduttivo si tratta di mons. José H. Gomez, arcivescovo di Los Angeles e presidente della USCCB. A conclusione, una preghiera appositamente composta. Sebbene né lo stile dei video né il linguaggio siano giovanilistici, la scelta di questo mezzo è orientata alla diffusione presso i fedeli-elettori più giovani, tramite i social network: lo afferma esplicitamente Jill Rauh, responsabile dell'ufficio della Conferenza episcopale che ha curato l'iniziativa, e lo testimonia il fatto che siano soprattutto giovani (e sorridenti) le persone ritratte nei vari video. Sono loro, alla fine, a pregare: "Aiutaci a valorizzare tutti quelli che ami: i non ancora nati, i poveri, quanti chiedono accoglienza. Facci imitatori della tua carità e della tua compassione, e facci modelli di un dialogo d'amore".
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