venerdì 26 ottobre 2018
Dopo un'intera giornata di interventi sul documento finale, nella quale sono emersi apprezzamenti, rilievi significativi, apporti importanti, i partecipanti al Sinodo hanno vissuto un pellegrinaggio. Durante tutto il Sinodo abbiamo camminato insieme simbolicamente stando seduti in un'aula, ieri abbiamo voluto sperimentare fisicamente il pellegrinaggio lungo la via Francigena. Siamo arrivati a San Pietro stanchi e contenti, dopo quasi tre ore di cammino fatto in silenzio, nella preghiera, nella condivisione fraterna. Il clima era sereno e disteso, direi quasi festoso: abbiamo lavorato, abbiamo cercato di fare tutta la nostra parte, ci siamo messi in ascolto e in dialogo, adesso il frutto del lavoro va consegnato a tutti. La fatica del cammino ci ha anche ricordato che la conversione è un processo che richiede impegno: non basta parlare di sinodalità per vivere in stile sinodale, non basta parlare di giovani perché diventino cuore pulsante della vita della Chiesa. Nel cammino, però, non eravamo soli e abbiamo potuto sostenerci e incoraggiarci: sarà così anche nel cammino post-sinodale, se sapremo condividere la gioia di questo incontro che ci ha trasformati.
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