Un episodio chiave del 2023 e della guerra in Ucraina? Oppure un fatterello tra i tanti, curioso ma poco rilevante? Che cos’è stato il summit russo-nordcoreano per i quotidiani italiani? Il 14 solo due quotidiani lo mettono in prima pagina con grande evidenza, ma sono i più diffusi, “Corriere” e “Repubblica” (il terzo, “Avvenire”, lo mette in prima ma in un richiamo). Entrambi usano l’espressione «sacra lotta»: «Putin arruola Kim nella “sacra lotta”» (“Corriere”) e «I due dittatori brindano ai missili. “Per la sacra lotta”» (“Repubblica”). Molto simile il “Giornale”: «I dittatori brindano. Noi uniti nella sacra battaglia». La parola «brindisi» piace anche alla “Stampa” che la usa a pagina 14: «Putin-Kim. Brindisi di sangue».
C’è da preoccuparsi? Qui i quotidiani procedono in ordine sparso. Sulla “Repubblica” – titolo: «Il patto degli autocrati» – Paolo Galimberti scrive: «In questo assetto geopolitico instabile, l’”asse del male” tra Putin e Kim è uno sbocco quasi naturale». E la Cina? Le valutazioni divergono. Per Gianluca Modolo (“Repubblica”) «il flirt rinnovato che aggira Pechino ora preoccupa anche Xi Jinping». Stessa valutazione per il “Fatto”, che dedica all’incontro appena un taglio basso di pagina 15: «Il patto Putin-Kim allarma Pechino». Di tutt’altro tenore la valutazione di “Libero” – titolo: «Putin si è ridotto a vassallo della Cina. Cosa rivela l’incontro con Kim» –, con Giovanni Sallusti che scrive: «Tutta la giornata di ieri sottintende (...) uno smottamento storico epocale. Per dirla brutalmente, si tratta della rinuncia definitiva della Russia al rango di potenza mondiale, e del suo assorbimento definitivo nella Sinosfera (...). Ieri si sono incontrati due vassalli di Xi, questa è la notizia che durerà più di 24 ore».
Cina turbata o gongolante che sia, tutti sono d’accordo che Putin ha chiesto a Kim munizioni, e se le ha chieste è perché a lui scarseggiano. Tutti tranne il “Fatto” che, citando il “New York Times”, scrive l’esatto contrario: «Mosca è tornata a livelli pre-guerra con una capacità di produrre munizioni sette volte superiore rispetto all’Occidente». E se le cose stessero in un altro modo ancora? Sulla “Stampa” (15/9) Bill Emmott scrive: «L’incontro dimostra che la Russia è disperata, la Cina è in crisi, mentre India e Usa vanno avanti».
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