La Cooperativa sociale "Fare del Bene", con sede a Galeata di Forlì, è diventata maggiorenne. È nata infatti nel 2000 da una felice intuizione e per volontà di don Carlo Zaccaro, un prete dell'Opera della Divina Provvidenza Madonnina del Grappa di Firenze. Opera che a sua volta fu fondata da don Giulio Facibeni, sacerdote romagnolo di Galeata, molto amato a Firenze, di cui è in corso la causa di beatificazione.
«L'oggetto sociale della Cooperativa – spiega il presidente, Carlo Zappia – è tutto nelle tre parole del nome: "Fare del Bene" a chiunque ne abbia bisogno a prescindere dalla razza, dal sesso, dal colore della pelle e dal credo religioso.Con questo spirito, abbiamo coinvolto in 18 anni tutti quelli che presentavano dei bisogni e che erano portatori di disagi: fisici, mentali, ambientali, sociali oltre che chiaramente anche economici. Con lo spirito di poter dare a tutti i soci un minimo di dignità sociale con il lavoro». Nel 2018 la cooperativa è arrivata a circa due milioni di fatturato, con 60 soci lavoratori e dipendenti, fra cui diversi disabili o persone con difficoltà. In questi 18 anni soci e dipendenti della cooperativa hanno svolto vari lavori: dalla cartotecnica alla meccanica, all'elettronica, alla gestione del verde pubblico, la gestione di stazioni ecologiche, cimiteri e perfino un rifugio per cani. La cooperativa si è resa disponibile, in collaborazione con gli enti locali, per gestire nel territorio l'accoglienza dei richiedenti asilo, impegno che porta avanti tuttora, insieme alla gestione di alcuni rifugi sull'Appennino, fra cui Pian dei Rocchi e Lago di Ponte.
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