venerdì 19 settembre 2014
Nuovo pericolo Expo: il dialogo a slogan, radice sicura per ottenere il non dialogo. La prova l'abbiamo avuta in questa settimana dove il migliore dei complimenti sembra sia stato “Un Expo al lardo di Colonnata”. Lo ha detto l'ex ministro Veronesi, mettendo in guardia dal fatto che l'evento che ha come titolo “Nutrire il Pianeta energia per la vita” non diventi un mercatino di prodotti tipici. Nel frattempo, dopo un articolo apparso il 25 di agosto sul New Yorker, c'è stata la scìa, che non è destinata a spegnersi, della denigrazione di Vandana Shiva, opinion's leader non favorevole agli ogm e coinvolta nell'Expo grazie all'Università Bicocca di Milano. E qui, più che il non dialogo sembra l'annientamento dell'avversario. Intanto il lessico di chi vorrebbe che gli Ogm fossero dichiarati la panacea della fame nel mondo si affina, tanto da leggere un Giordano Masini che sul Foglio del 10 settembre scrive: “Come è possibile che a un mondo che chiede pane e competenza per produrlo, Expo risponda consigliando brioches”. Ma vi pare? È come se qualcuno tornasse a scrivere, come ai primi tempi del dibattito sugli Ogm, dei cibi di Frankenstein, tanto per banalizzare un argomento su cui invece tutti vogliamo capire. Ma non è certo la strada della demonizzazione con presa in giro, quella che porta a conoscere. Dire che sarà un Expo alla brioche è quantomeno un atto di presunzione di chi vorrebbe che una tesi prevalesse su un'altra, ma soprattutto di chi dell'Expo prende solo un pezzetto senza pensare all'insieme di ciò che rappresenta il cibo. Che è un fattore molto complesso, con le sue varianti economiche di non poco conto. E francamente fa male questo abbassamento del dialogo a slogan, che nutre un dubbio: non è che il protrarsi dell'annientamento mediatico della Shiva e la presa in giro dell'Expo siano la messinscena di una gran coda di paglia da parte di chi non pare incline al dialogo? E mi viene da sottoscrivere, per chiarezza e lucidità, le parole del ministro Martina, che a proposito del polverone Shiva ha risposto: “L'Expo è una grande piattaforma di dibattito aperto, costruttivo sulla sicurezza alimentare del pianeta e sui modelli agricoli che si vorranno sviluppare nei prossimi decenni per garantirla”. Già, questo sarà l'Expo, nonostante le grida e gli schiamazzi e le opinioni contrarie da sopprimere, dall'una e dall'altra parte. In quanto alle scelte, sarà possibile dire che il modello agricolo italiano ha delle peculiarità e degli elementi di distinzione, che magari informano scelte di carattere socio-economico che non sono proprio di secondo piano? Di questo vorremmo parlare, senza mischiare il lardo di Colonnata con le brioches, il gossip con il pensiero.
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