Ieri era la giornata del dialogo tra ebrei e cattolici, purtroppo saltata per accuse come quelle che venerdì riferivo qui, e rivolte da Elia Enrico Richetti, rabbino capo di Venezia, a Papa e Chiesa cattolica. Accuse fuori misura, nei termini in cui erano formulate del tutto contestabili con i fatti, frutto di malintesi o di pregiudizi voluti. Ma per fortuna, e fa piacere annotarlo, proprio ieri in pagina ecco il rabbino Jacob Neusner, uno dei maestri più celebri e autorevoli della comunità ebraica mondiale che, come titola Andrea Monda sul "Foglio" (p. 2), «difende la fratellanza giudeo cristiana ristabilita da Ratzinger» (forse meglio, però: «ribadita e confermata» da Ratzinger, Ndr). Lo stesso Neusner a Paolo Rodari sul "Riformista" (p. 6) dichiara forte: "Ratzinger non ci ha tradito". Anche "L'Osservatore Romano" ribadisce l'importanza del dialogo ebraico-cristiano ricordando parole e atti dei Papi e di questo Papa, e la Cei pubblica un "Messaggio" tutto teso a rafforzare il dialogo fraterno. Davvero peccato, perciò, che tutti i giornali che l'altro ieri " l'elenco riempirebbe lo spazio, ma l'ho dato venerdì " strillavano le accuse di Richetti senza minimamente verificarne il fondamento, ieri in pratica abbiano fatto silenzio di tomba. Malcostume nostrano ormai consueto, se e quando si tratta di accuse alla Chiesa: in Tv Corrado Augias più e più volte, in proprio e in trasmissioni altrui, poi Margherita Hack, Piergiorgio Odifreddi, persino il povero Beppino Englaro ecc.: tutti a senso unico mai alternato, sempre da soli, su temi che però toccano non solo loro. Bella festa di monologhi!
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