Ci sono chitarre elettriche, sassofoni, trombe, ma anche un violino, un violoncello, un pianoforte e un'orchestra d'archi " la Stone Castle Strings " nell'organico che il compositore Sandro Di Stefano (classe 1969) ha previsto per la sua opera più recente, la suite strumentale intitolata Frammenti di luce (cd pubblicato e distribuito dalle Edizioni Paoline). Si tratta di un percorso musicale direttamente ispirato a differenti passi biblici tratti dall'Antico e dal Nuovo Testamento, declinato attraverso dieci brani " accompagnati da una puntuale guida all'ascolto " che presentano uno stretto riferimento a testi della Genesi (i pezzi Fiat lux e Eden), del Libro dei Salmi (Notturno, Dialogo e Aurora), del Vangelo secondo Giovanni (Luce del mondo e Siloe) e Matteo (I campi del cielo), ma anche degli Atti degli Apostoli (Come sigillo e Spiritus). Come chiarisce l'autore nelle note di copertina del disco, «il tema della "luce" è ricorrente e dà un'impronta di continuità a questa sorta di viaggio dell'anima: dal primordiale bagliore fisico della creazione al chiarore simbolico dell'aurora poetica dei salmi, dalla "luce del mondo" " il Salvatore che segna il passaggio dal mito alla storia " alla luce degli occhi che sconfiggono miracolosamente il buio della cecità».
Concertista e direttore d'orchestra, autore di colonne sonore per film e documentari, di spot pubblicitari e di musica assoluta, Di Stefano convoglia in questo lavoro le mille sfaccettature che compongono la sua multifocale vena creativa, in una sintesi artistica ed estetica contraddistinta da un costante livello di ispirazione e da una forte carica di suggestione, con l'intento di offrire " sempre secondo le sue stesse parole " «una lettura personale, emotiva e spirituale, che trasforma in immagini sonore i pensieri e gli stati d'animo, attraverso una ricerca di suoni, vibrazioni, composizioni timbriche».
Un itinerario simbolico chiamato a tradursi in una musica semplice e di impatto immediato, che scorre via fluida e leggera, senza ostacoli, fornendo il supporto melodico e armonico ideale per pause di riflessione e meditazione; «frammenti di luce», appunto, nati con l'intento di illuminare le ombre distratte della nostra vita quotidiana.