mercoledì 14 settembre 2022
La Storia di Milano di Carla De Bernardi (Jaca Book, pagine 456, euro 26,00) è una guida simpaticamente dedicata «a curiosi e ficcanaso», ma è molto, molto di più. Non è una raccolta di aneddoti che mescola riferimenti storici, informazioni artistiche, topografia e personaggi: è una vera storia di Milano, dalle origini ai giorni nostri, divulgativa ma documentata, che fa riscoprire anche a chi conosce e ama Milano ciò che ritiene di sapere, dischiudendo novità. La fonte principale di De Bernardi è Pietro Verri, ma quante altre carte l'autrice ha consultato, quanti archivi ha frequentato. Ammirevole è il suo destreggiarsi in una storia oggettivamente complicata, spesso confusa o leggendaria, senza mai perdere il filo. Per dare un'idea di quanto intricate siano le ipotesi: chi è l'ispiratrice della Gioconda di Leonardo? Isabella d'Aragona, moglie di Gian Galeazzo Maria Sforza, per il matrimonio dei quali Ludovico il Moro commissionò a Leonardo da Vinci la strepitosa macchina scenica della leggendaria Festa del Paradiso (1480)? Può darsi. «C'è invece chi sostiene che la donna ritratta sia Lisa Gherardini, moglie del nobile mercante fiorentino Francesco del Giocondo. Qualcun altro pensa si tratti di Caterina Sforza, figlia di Galeazzo Maria e della sua amante Lucrezia Landriani, altri ancora che sia la presunta madre di Leonardo, Caterina Buti del Vacca. Ma non è finita qui: è anche possibile che si tratti di Bianca Giovanna, figlia illegittima di Ludovico il Moro e Bernardina de Corradis o, per finire, di Pacifica Brandani, amante di Giuliano de' Medici duca di Nemours, settimo e ultimo figlio di Lorenzo il Magnifico». La scorribanda storica fa delle soste per raccontare la fine della dinastia Visconti, per illuminare le benemerenze dei Borromeo, per ricostruire la vicenda napoleonica che ha lasciato profonda e duratura traccia anche nell'urbanistica milanese, non senza un po' di gossip: «Gli storici concordano che Napoleone fosse alto circa 1,68 cm., tanto per dire, 3 cm. più di Nicolas Sarkozy. Aveva il collo corto, la testa grossa, la mandibola forte, gli occhi grigio-azzurri grandi e gelidi con rade sopracciglia, capelli lunghi sulle spalle, perlomeno da giovane, e un volto definito sulfureo». Esemplare anche la narrazione degli eventi più recenti, dalla skyline di CityLife alla prima sindaca e al sindaco arancione. Non mancano un “Dizionario milanese”, una “Cronologia” e alcune “Mappe”. Giangiacomo Schiavi, vicedirettore e capocronista del “Corriere della Sera”, nella prefazione scrive: «Ha fatto un monumento alla città, Carla De Bernardi, un lavoro da palombaro sociale immerso nell'originaria Mediolanum, terra di mezzo di rito ambrosiano che diventa locomotiva d'Italia. Racconta la Milano sfidante e quella sfidata, quella che guarda al futuro e non deve deludere, chiamata ogni volta a reinventarsi, a cambiare. E ci porta per mano nei corridoi della cronaca, illuminando una città sorprendente, inaspettata, bellissima».
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