venerdì 24 agosto 2018
«Quand'anche tu fossi disperso fino all'estremità del cielo, di là il Signore, tuo Dio, ti raccoglierà e di là ti riprenderà» (Dt 30,4). In questo modo Dio annuncia ciò che farà per il suo popolo nel caso estremo e disperato in cui, non avendo esso ascoltato la voce del Signore, si ritrovasse a non essere più popolo perché ha perduto patria e unità nazionale. Il verbo presente nel testo infatti, qabas, significa raccogliere e riportare all'unità. Sulla scorta di Ger 49,36 potremmo probabilmente ritrovare nell'espressione "estremità del cielo" l'indicazione dei punti cardinali. Ciò conferirebbe all'azione di Dio che raduna di nuovo il suo popolo un orizzonte di completa universalità. Purché Israele non perisca, non scompaia dalla faccia della terra inghiottendo nella sua estinzione l'elezione e le promesse divine Dio supera ogni ostacolo. «Non ci abbandonare fino in fondo, per amore del tuo nome, non infrangere la tua alleanza» (Dn 3,34), così prega Azaria nella fornace. No! Dio non raggiungerà il fondo. Soccorrerà il suo popolo annientando tutti gli ostacoli, su qualsiasi latitudine, perché Israele ricominci e sia anche con le sue nuove origini testimone della fedeltà di Dio. Ognuno dei punti cardinali orienta verso questa presenza indefettibile di un Dio che instancabilmente offre nuove possibilità.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI