Come spesso succede quando si guarda a certe catene che attraversano la Rete, non mi è riuscito di capire come e da chi sia iniziata. Ho inteso però che si tratta di una sfida: più precisamente di una sfida musicale cattolica, detta "Piramide musicale". Chi l'accetta, per cinque giorni posterà sui propri social network un canto (di sua composizione o no), e ogni giorno sfiderà a farlo un altro autore/esecutore; il tutto con la volontà di evangelizzare attraverso la Rete. È certo che tra i cattolici digitali latinoamericani sta circolando, come ho potuto vedere interrogando Google con la stringa «Reto musical católico La Pirámide Musical»: non un fiume in piena ma tanti rivoli, secondo lo schema, appunto, tipico delle catene, visto che si prevede che ogni anello ne coinvolga altri cinque. Sui social interessati (YouTube, Facebook, Instagram e altri meno popolari) si alternano, con evidente divertimento, sfidanti e sfidati di vario profilo: ragazze e ragazzi che duettano cantando e danzando su una base preregistrata e giovani o meno giovani accompagnati dall'immancabile chitarra. Si intuisce una comune esperienza nell'animazione liturgica parrocchiale e si apprezza la buona volontà (chi non conosce il detto «chi canta prega due volte»?), anche quando le doti musicali non sono eccelse. Non potevano mancare a una tale sfida le suore: anzi, è proprio a motivo di due di loro, suor Tonanzin Tonacatecuhtli e suor Martha Patricia Perez, entrambe delle Figlie di Gesù Buon Pastore, che la sfida ha varcato l'oceano e dal Messico è arrivata a Piacenza, rivolta prima alla comunità latinoamericana della città emiliana (con il coinvolgimento di un bambino, simpatico e compito) e poi addirittura al Carmelo, come mi ha riferito la collega Barbara Sartori. Dove la sfidata, suor Antonella Bernini, ha già promesso alla sfidante: «Aspetta e vedrai!».
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