Dall'aereo di papa Francesco al gruppo Whatsapp parrocchiale
venerdì 13 settembre 2019
Lo spunto, complici i recenti colloqui con i giornalisti durante i voli per e dall'Africa, è la comunicazione di papa Francesco, in specie l'impossibilità di "normalizzarla". Le domande che ne conseguono, precedute dall'auspicio che la riflessione prevalga sulla polemica, sono di più vasta portata: «La disintermediazione della comunicazione interroga anche la Chiesa (la interroga?). E quindi anche la comunicazione istituzionale della Chiesa? E cosa implica nell'evoluzione del ruolo dei "vaticanisti", e nei contenuti e nei "pubblici" del loro giornalismo?». Ne viene fuori, sul profilo Facebook di Simone Sereni, autore dello spunto e delle domande, una mini-tavola rotonda digitale, nella quale intervengono (in ordine cronologico) Giovanni Tridente, Marco Sanavio, Riccardo Cristiano, Paolo Pegoraro, Fabio Colagrande e Francesco Peloso. Non la riassumerò (chi vorrà potrà andare su Facebook, ripercorrere il dibattito e magari aggiungervi il proprio contributo): si tratta, come avverte l'hashtag posto da Sereni, di #cosedilavoro, e infatti sono addetti ai lavori tutti quelli che vi prendono la parola. Ma il suo macro-oggetto – come la Chiesa istituzionale dovrebbe rispecchiarsi sui media – interessa tutto il popolo di Dio. Mi preme allora sottolineare che questo dibattito digitale è esso stesso una risposta alle domande che pone. Un tempo, infatti, ci sarebbe voluto un convegno, dove parte delle tesi sarebbe emersa dalle relazioni più coraggiose, parte a seguito degli interventi dal pubblico, parte nelle chiacchiere off record a tavola. E poi una rivista, quando non un volumetto, per farle uscire dalla sede del convegno. Adesso bastano un post in forma interrogativa e la voglia di qualche interlocutore qualificato di rispondere per suscitare, ad esempio, in un sacerdote più sensibile la domanda su come sta usando, non dirò il sito parrocchiale, ma il gruppo Whatsapp del consiglio pastorale. Anche questa è disintermediazione.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: