Possiamo essere padroni e re delle nostre cose, ma non saremo mai veramente autorevoli se non ci metteremo in ascolto del Vangelo. Solo così anche un sovrano vissuto sempre nella violenza potrà divenire testimone della speranza, come fu per san Costantino, re in Cornovaglia nel VI secolo. Era nato attorno al 520 e si era fatto conoscere per i suoi gesti da sacrilego, assassino e traditore, giungendo fino al ripudio della moglie per ottenere maggiore libertà. Ma l'incontro con Cristo lo trasformò: ritiratosi in un monastero irlandese per sette anni, si dedicò allo studio delle scritture e alla penitenza, divenendo sacerdote. Partito per la Scozia come missionario subì il martirio per opera di alcuni pagani nell'anno 576.Altri santi. San Benedetto di Milano, vescovo (VI-VII sec.); beato Giovanni Righi da Fabriano, religioso (1489-1539). Letture. Is 55,10-11; Sal 33; Mt 6,7-15. Ambrosiano. Gen 3,1-8; Sal 118,1-8; Pr 3,1-10; Mt 5,13-16.
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