Da confinati a moderni copisti: Bibbia manoscritta collettiva
mercoledì 28 ottobre 2020
Ai moderni copisti non è stato consentito di modificare i contenuti, anzi: gli è stata fornita un'unica versione della Bibbia a cui attingere. Altrimenti questa storia sarebbe stata molto «wiki». Tuttavia il digitale c'entra ugualmente, in quanto senza la velocità di circolazione delle informazioni che la Rete consente sarebbe stato impossibile diffondere e portare a termine l'impresa negli stretti tempi previsti. Sto parlando della «Bibbia manoscritta» collettiva: emozionante progetto concepito, lo scorso maggio, dall'Alliance biblique française (ABF) sulla scia di un pastore battista svizzero, di cui ha riferito in questi giorni Aleteia ( bit.ly/2G3xnkx ).
Approfittando del lockdown è stato proposto a chiunque lo volesse di diventare un amanuense medievale: copiare a mano e possibilmente illustrare un salmo o un brano del Nuovo Testamento e inviare entro la metà di giugno il proprio contributo all'ABF. Che ha raccolto i manoscritti e, dal prossimo novembre, esporrà in giro per la Francia il «volume» originale così costruito ( bit.ly/3kzL6ib ). È intervenuto anche un editore, Bibli'O, così che dal 23 ottobre scorso si può acquistare la versione a stampa dell'opera (2 tomi, 1456 pagine in dimensione A4), a un prezzo non popolare ma neppure inaccessibile. Tra gli autori dei manoscritti figurano personaggi noti e meno noti, in rappresentanza di ogni età, di ogni categoria sociale e di ogni confessione cristiana. Le immagini dei lavori dei «confinati» bastano a testimoniare quanto sia stato fecondo riproporre, come risposta a un'improvvisa disponibilità di tempo spendibile solo tra le mura di casa, un'attività tipica di epoche e luoghi diversi, e con l'occasione far leggere e meditare testi di così grande portata religiosa e culturale. Come ha detto Valérie Duval-Poujol, responsabile del progetto: «Ricopiare la Bibbia è un'esperienza spirituale forte, che conduce a un'appropriazione personale del testo pur all'interno di un approccio collettivo».
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: