Cure termali, la scelta è libera
martedì 8 luglio 2003
Un intoppo organizzativo ha fatto slittare l'inizio della stagione termale programmata dall'Inps. Il primo turno di cure, che doveva iniziare il 30 giugno scorso, è stato cancellato. La stagione aprirà quindi ufficialmente il prossimo 14 luglio e si concluderà il 17 novembre. Le cure termali hanno lo scopo di evitare o di ritardare uno stato di invalidità del lavoratore, che possa dar luogo alla relativa pensione. Le terapie disponibili sono limitate a bagni, fanghi e inalazioni per la cura di forme bronco-catarrali e reumo-artropatiche. I lavoratori dipendenti ed autonomi che hanno fatto domanda di cure termali, se risultano in possesso dei requisiti di legge (5 anni di assicurazione, 3 anni versati nell'ultimo quinquennio, condizioni cliniche), riceveranno nei prossimi giorni la lettera di accoglimento della richiesta, accompagnata dal calendario dei turni di cura, che hanno durata quindicinale (14 luglio, 28 luglio, 11 agosto e a seguire), e da un elenco degli stabilimenti termali convenzionati per le terapie specifiche. Le strutture indicate sono quelle che hanno aderito, entro lo scorso giugno, ad una nuova convenzione triennale con l'Inps. L'assicurato è libero di scegliere sia la struttura alberghiero-termale presso la quale effettuare le cure sia il turno di calendario più conveniente alle sue esigenze. Per questo, dovrà contattare, almeno 10 giorni prima dell'inizio del turno di cure, l'albergo prescelto e prenotare le terapie nel turno di calendario preferito. Solo chi è interessato ad iniziare le cure il 14 luglio dovrà rivolgersi immediatamente alla struttura scelta. Le prenotazioni sono ovviamente soggette alla disponibilità di posti nel turno indicato. Ricevuta conferma dall'albergo, l'assicurato dovrà comunicare alla sede Inps di appartenenza (tramite fax) i dati relativi alla prenotazione. Ciò consentirà all'ufficio di trasmettere allo stabilimento termale la documentazione sanitaria indispensabile per dare corso alle cure. L'interessato potrà quindi, senza altri avvisi, presentarsi direttamente alle terme nel giorno stabilito. In mancanza del fax all'ufficio, non è possibile essere ammessi alle cure. L'Inps sostiene direttamente le spese per il soggiorno nello stabilimento-albergo (classificato almeno a "tre stelle"), mentre sono a carico dell'assicurato le spese di viaggio per raggiungere la località prescelta nonché il ticket sulle prestazioni sanitarie. In caso di rinuncia o di rinvio del turno di ammissione, occorre darne immediata notizia sia all'Inps sia al complesso presso il quale erano stati prenotati il soggiorno e le cure. La procedura così organizzata garantisce la possibilità di controlli sulla regolarità dei rapporti tra Inps, strutture termali e assicurati. La legge esclude dalle cure i familiari del lavoratore e i pensionati di qualsiasi tipo, tranne i titolari di assegno di invalidità, e quanti usufruiscono di cure termali della Asl o di altro ente.
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