Cristo è Dio, non creatura con un ruolo privilegiato
mercoledì 27 novembre 2024
Chi è Gesù per noi? Crediamo ancora che egli sia Dio? Questo interrogativo, la cui risposta è da tempo punto fermo della dottrina cattolica, scosse di fatto la Chiesa dei primi tempi. Un travaglio, quello sull’identità di Cristo, che oggi ci interroga profondamente: se vogliamo dirci cristiani dobbiamo partire dalla divinità del nazareno, ma ci crediamo veramente? Ognuno ha una risposta per se stesso, ma la Chiesa ha compiuto un lungo cammino, non privo di fratture e ferite, per arrivare ad affermare la piena divinità di Gesù, che alcune correnti nei primi secoli avrebbero voluto declassare a “creatura privilegiata”. Tra coloro che lavorarono per dare forma a una visione ortodossa di questa verità ci fu anche san Valeriamo di Aquileia: successore di Fortunaziano, fu arcivescovo di Aquileia dal 369, anno in cui partecipò al Concilio indetto a Roma da Damaso I, fino al 388. Dopo un periodo ambiguo anche per la Chiesa aquileiese, Valeriano s’impegnò per ristabilire l’ortodossia contro il perdurare dell’arianesimo soprattutto nell’area balcanico-danubiana e nel 381 convocò un Concilio ad Aquileia che contribuì ad affermare la corretta dottrina sull’identità del Figlio di Dio. Durante il suo episcopato Aquileia diventò un centro di studi teologici e di formazione ascetica la cui eredità arrivò fino ai tempi moderni. Altri santi. San Laverio, martire; beato Bronislao Kostkowski, martire (1915-1942). Letture. Romano. Ap 15,1-4; Sal 97; Lc 21,12-19. Ambrosiano. Ger 3,6a.12a.14-18; Sal 86 (87); Zc 2,5-9; Mt 12,22-32. Bizantino. 2Tm 4,9-22; Lc 20,1-8. © riproduzione riservata
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