Cose grandi, dettagli e curiosità: Francesco, il Centrafrica e il rap
mercoledì 2 dicembre 2015
C'è voluta l'apertura di una Porta Santa non proprio simile, per fattura e dimensioni, a quella della Basilica Vaticana, per dare al viaggio di papa Francesco in Africa la risonanza, in Rete e altrove, degli altri pellegrinaggi del 2015: chi avesse intrapreso la navigazione dei siti d'informazione ecclesiale durante il week-end, si sarebbe ritrovato in Centrafrica, o comunque dietro al Papa, una volta su due.E come per gli altri viaggi, anche stavolta, accanto alla grande veduta d'insieme che risultava dalla somma dei luoghi, delle persone, dei gesti e delle parole, abbiamo potuto godere e scambiarci sulle nostre piattaforme digitali dettagli comunque dotati di grande forza evocativa. A me sono rimasti impressi i primi piani di piedi, calzati ma anche nudi, e di abiti sporchi di fango durante la Messa sotto la pioggia di Nairobi, che mi dicevano ancora una volta quanto può essere bella la Chiesa in uscita.Infine, non manca la cosa curiosa, che ho visto grazie a una segnalazione dell'amico di Facebook Alessandro Canelli. Ma a far fede su quanto scrive Michael O'Loughlin sul sito Crux (http://tinyurl.com/hqmoz8z), che sta al Boston Globe come Vatican Insider sta a La Stampa, su Twitter è diventata virale. Una foto mostra Francesco in una posa che, sebbene colta in un contesto drammatico (il campo profughi presso Bangui visitato domenica), lo fa sembrare, involontariamente, un rapper. La credibilità dell'immagine, o semplicemente il gusto del gioco, sono stati tali da aver indotto una quantità di utenti a raccogliere, sotto l'hashtag #PopeBars, la sfida di mettere in bocca al Papa, entro i canonici 140 caratteri, un bar (se ho capito bene, un distico) da cantare a ritmo di rap. Fuori dalla blogosfera anglofona non mi pare che la cosa abbia molto attecchito, ma al suo interno sì: O'Loughlin (che su Francesco e i social media ha scritto un libro, Il Papa da twittare), ne riporta un po', e io traduco qui il più buffo: «Son giuste le battute / la rima gesuitica / ribecco i protestanti / se mollo un'altra enciclica».
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