Nella mitologia del posto pubblico cui tanti hanno aspirato e forse ancora aspirano “concorsone” è la porta di ingresso nel mondo della scuola o della sanità. Ma è anche quella selezione che raggruppa tutti con le stesse prove d’esame per l’accesso alle facoltà universitarie a numero programmato, come accadrà di nuovo quest’anno per Medicina il 28 maggio e il 30 luglio. L’accrescitivo non è solo per dimensione, ma per portata e anche per amara ironia, poiché sinonimo di aule sterminate, attese lunghissime, errori nelle domande e, soprattutto, graduatorie dai tempi lunghissimi...
© Riproduzione riservata