Con umiltà e purezza oltre ogni limite umano
giovedì 12 ottobre 2017
Più che i successi, spesso sono i fallimenti a parlare di noi e della nostra vita. Così fu per san Serafino da Montegranaro, che vinse la propria inadeguatezza davanti a ogni compito attraverso l'umiltà, la costanza e la purezza d'animo. Era nato nel 1540 a Montegranaro in povertà; in gioventù fece il custode di bestiame, poi a 18 anni entrò in convento a Tolentino, accolto come religioso fratello nell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini. In ogni cosa che faceva, nonostante l'impegno e la buona volontà, non riusciva mai ad accontentare le richieste dei superiori. Anche per questo visse in diversi conventi della regione, finché nel 1590 si stabilì ad Ascoli Piceno. La sua mitezza divenne la strada che lo portò alla santità. Coltivò in maniera particolare la devozione per il Crocefisso e il Rosario, morì nel 1604.
Altri santi. Santi Felice, Cipriano e compagni, martiri (V sec.); beato Romano Sitko, sacerdote e martire (1880-1942). Letture. Ml 3,13-20; Sal 1; Lc 11,5-13. Ambrosiano. 1Tm 3,1-13; Sal 65; Lc 21,25-33.
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