Come gira veloce la nostra terra nell'Universo: è di nuovo Natale. Ancora una volta gli alberi di luce, gli auguri, i piccoli regali, gli antichi e i nuovi sorrisi di chi è appena arrivato fra noi. Il profumo della memoria d'improvviso sconvolge il ritmo difficile della nostra vita per dare spazio a nuove speranze. Conservare un giudizio positivo del nostro tempo così carico di notizie negative sul mondo che ci vive attorno non è semplice: le guerre, le distruzioni, la violenza, una nuova povertà, tutto è così vicino al nostro quotidiano che si fa fatica a scegliere tra le informazioni che ci arrivano, qualcosa di positivo. Il continente africano ricco di iniziative umanitarie, così vario di colori della terra, ma tanto povera del senso di una libertà propria e costruttiva, cerca ogni occasione di lotta per sopravvivere, ma trova solo la guerra come ragione di crescita. Anche le bambine soldato a piedi scalzi portano un'arma sulle spalle. E quel medio-oriente che la nostra fantasia immaginava pieno di bellezze naturali e la vecchia letteratura aveva colorato di seta e di misteri, oggi affronta la fuga e il terrore a fronte di una morte senza pietà.
Tutto questo risponde purtroppo a verità, ma la nostra fede nel mondo buono ci impegna a cercare ciò che non fa rumore, che cresce anche nel deserto se viene bagnato dalla pioggia del coraggio e della fiducia. Ci sono tanti piccoli angoli di paradiso che si vedono solo quando si vanno a cercare. Ci sono donne e uomini che ogni mattino allargano la loro piccola patria di libertà nel formare i giovani a crescere nel rispetto di ogni religione e di ogni verità. Quella verità che coincide con l'attenzione, con la tolleranza, la comprensione dei diritti degli altri, la ricerca di un futuro ricco di umanità e partecipazione comune a migliorare la vita di tutti e di ognuno.
Sotto le luci del Natale oggi si uccide anche nelle nostre strade e inutilmente ne cerchiamo la ragione perché l'animo umano non risponde a leggi precise né può essere richiuso in confini comprensibili a tutti. Siamo stati creati liberi nelle nostre decisioni e questa, che è la nostra ricchezza, deve avere una conoscenza del bene e del male che non tutte le società leggono con lo stesso principio. Alla base di ogni delitto c'è sempre una rivolta contro una vera o immaginaria condanna da parte del diritto alla vita. Ma domani è Natale: portiamo al nostro Gesù Bambino un grazie profondo per essere venuto a tenerci compagnia in questi giorni e prendiamolo fra le braccia se qualcuno vorrà fargli del male.
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