Soltanto per l'appello a comprare e leggere giornali di carta andando a trovare i pochi edicolanti rimasti in vita, Fiorello e la sua Edicola Fiore meriterebbero una recensione positiva. Se poi ci aggiungiamo la citazione canora della nostra testata, non ci potremmo esimere. Il problema è che lui, Rosario Tindaro Fiorello nato a Catania nel 1960, non ha bisogno di gesti di riconoscenza. Lui è un artista a tutto tondo, capace di qualsiasi improvvisazione, uno showman completo: sa cantare, ballare, imitare, recitare e... evitiamo il termine, ma ci siamo capiti. Se poi trova spalle del suo livello, lo spettacolo è garantito. Pensiamo a Jovanotti, autore della sigla e ospite dell'esordio, lunedì scorso, di questa nuova serie dopo le nove puntate sperimentali del giugno scorso e dopo i cinque anni sul web. Questa volta le puntate saranno cinquanta e andranno in onda fino a metà dicembre la mattina su Sky Uno HD (alle 7.30) e TV8 (in replica alle 8) e la sera in replica contemporanea alle 20.30 con un epilogo inedito di una decina di minuti con l'ospite di giornata: lunedì Jovanotti, martedì Filippo Timi, ieri Nina Zilli. Alla conduzione, accanto a Fiorello, il giornalista Stefano Meloccaro, considerato l'“assessore ai congiuntivi”, colui che anche a giugno gli «dava del tu», ai congiuntivi appunto. Mentre Gabriella Germani dà vita alle imitazioni, tra cui quella del sindaco di Roma Virginia Raggi. Gli amici del bar sono personaggi surreali come l'ormai famoso Agonia (Vito Scrimieri) o John Wayne o “il depresso” che racconta le barzellette che non fanno ridere. Riccardo Rossi, Giovanni Vernia e Pippo Crotti si alternano nelle vesti di inviati del tutto particolari, compreso quello di “osservatore romano” dapprima in giro tra le malefatte della capitale e ora in giro per l'Italia. Edicola Fiore nasce da un'idea di Rosario Fiorello che firma il programma come autore insieme a Francesco Bozzi, Pierluigi Montebelli, Federico Taddia, Giovanni Benincasa e Claudio Fois. La novità di questa stagione sono i collegamenti Skype con personaggi come Nicola Savino o Fabio De Luigi in diretta iPad da casa loro o Giuseppe Fiorello e Francesco Favino ieri da un albergo in Puglia. Ironia, leggerezza, un po' di sana caciara, ma anche intelligenza per questa mezz'ora di buon umore da un bar di periferia, l'Ambassador di Roma.
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