I migranti sono donne e uomini di speranza: il loro motore è la ricerca di una vita migliore. Essi sono, per un certo verso, l’icona dell’umanità che da sempre è in cammino verso la vita vera, quella di Dio. Ecco perché la Chiesa, testimone della vera speranza, è chiamata ad accompagnare chi lascia la propria terra. Una missione che santa Francesca Saverio Cabrini fece propria fino in fondo, facendosi portatrice del Vangelo in mezzo agli emigrati italiani in America: oggi è la patrona di tutti i migranti. Nata a Sant’Angelo Lodigiano (Lodi) il 15 luglio 1850, Francesca era rimasta orfana e aveva desiderato di entrare in convento, ma la sua salute malferma non glielo permise. Maestra diplomata, accettò la proposta del parroco di prendersi cura dell’orfanotrofio di Codogno, curando però il sogno di potersi dedicare alla missione sull’esempio di Francesco Saverio. Il vescovo di Lodi le propose di fondare una congregazione missionaria e così nel 1880 nascevano le Missionarie del Sacro Cuore di Gesù. Fu Leone XIII, poi, a suggerire alla Cabrini di seguire la via dei migranti italiani verso l’America. Nel 1889 partiva verso il Nuovo Continente, dove creò 67 opere tra asili, scuole, collegi, ospedali, orfanotrofi, laboratori. Morì a Chicago nel 1917; il suo corpo fu poi traslato a New York. È santa dal 1946.
Altri santi. Sant’Ungero di Utrecht, vescovo (IX sec.); sant’Ischirione di Alessandria, martire (III sec.).
Letture. Romano. Mi 5,1-4; Sal 79; Eb 10,5-10; Lc 1,39-45. Ambrosiano. Domenica dell’Incarnazione. Is 62,10-63,3b; Sal 71 (72); Fil 4,4-9; Lc 1,26-38a. Bizantino. Eb 11,9-10.32-40; Mt 1,1-25.
t.me/santoavvenire
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