«Chi è questa ragazza di cui parlate?». Siamo a Rimini: nell'ambito delle iniziative della Pasqua universitaria c'è stata una conferenza di Andrea Canevaro su «I giovani e la rivoluzione digitale», poi la Messa presieduta dal vescovo Lambiasi e infine un buffet, durante il quale chiacchiero dei dieci anni dalla morte di Chiara Lubich, dopo che una docente l'ha ricordata durante la preghiera dei fedeli. La domanda dello studente, che si inserisce così nella conversazione, fa sorridere, ma fino a un certo punto: quel nome e cognome hanno dentro una loro giovinezza, anche se l'immagine di lei che ho negli occhi è quella con i capelli bianchi. Mentre proviamo a rispondergli, mi chiedo quali informazioni troverebbe quello studente se invece di interrogare noi su Chiara Lubich interrogasse la Rete.
Google italofono offre, in risposta, quasi 500mila ricorrenze. I siti istituzionali (focolare.org e centrochiaralubich.org) sono i primi a comparire, insieme all'immancabile Wikipedia, e sono prodighi di materiali multimediali (testi, audio, video), alcuni apprestati in vista del decimo anniversario. La copertura delle news è, proporzionalmente, altrettanto forte in quanto, accanto agli articoli commemorativi, si raccontano le molteplici iniziative intraprese un po' dappertutto in questi giorni per iniziativa del Movimento dei Focolari.
Ma allo studente che ci interpellava a Rimini suggerirei di partire da due fonti esterne, che Google propone, rispettivamente, alla schermata numero 8 e a quella numero 6. Se avesse abbastanza tempo, la bellissima voce «Chiara Lubich» della Treccani – Dizionario biografico degli italiani ( tinyurl.com/y783wza9 ), redatta dallo storico Paolo Marangon. Se invece avesse meno di un minuto, la voce «Chiara Lubich. Italian Roman Catholic lay leader» compilata – sorprese dell'ecumenismo e del dialogo! – dagli editor della Britannica ( tinyurl.com/y75rrdhn ) e originariamente pubblicata sul «Book of the Year» della più famosa enciclopedia del mondo.
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