Chiamato a seguire Gesù dal banco delle imposte
giovedì 21 settembre 2017
Seduti al nostro "banco delle imposte" troppo spesso non ci accorgiamo del Figlio di Dio che passa, perché avidamente occupati nei nostri "mestieri". Eppure c'è un momento in cui tutti incrociamo lo sguardo di Gesù, proprio come accaduto a Matteo, o Levi. Da quel momento il "banco delle imposte" pare poca cosa, una perdita di tempo, un'occupazione priva di senso. La storia di san Matteo dimostra che la chiamata non è appannaggio di pochi privilegiati ma raggiunge chiunque, anche chi è considerato troppo lontano dalle regole sociali. Anche i "pubblicani" insomma, che al tempo di Gesù, essendo essi esattori delle tasse per conto dei Romani, erano considerati peccatori pubblici. L'apostolo Matteo, con la sua storia e il suo Vangelo, è testimone della potenza della Parola. Per coglierla basta alzare lo sguardo dal "banco delle imposte".
Altri santi. Sant'Alessandro di Roma, martire (II sec.); beato Marco da Modena, religioso (XV sec.).
Letture. Ef 4,1-7.11-13; Sal 18; Mt 9,9-13.
Ambrosiano. At 1,12-14; Sal 18; Ef 1,3-14; Mt 9,9-17.
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