Non è un caso che nel tempo in cui si pagano 222 milioni di euro per la clausola rescissoria di un calciatore qui si punti su una canzone intitolata 111. Il fatto è che non tutti i ragazzi, sono calciatori famosi. Alcuni devono lottare con gli altri e con se stessi per venire accettati, per sopravvivere: soprattutto se 111 è la cifra segnata dalla bilancia quando si pesano. Per quei ragazzi anche una canzone può essere d'aiuto, specie se a scriverla è un divo che, da ragazzino, vedeva il centoundici sulla sua, di bilancia. «Ti commuovi per qualsiasi cosa, dici che i tuoi sogni sono poca cosa, sogni di sentirti anche tu normale… Prendi la tua strada, se gli altri guardano il tuo viso con sospetto è perché sanno ancora poco del rispetto! Tutti vogliono vederti rotolare, lasciali parlare… Parla, sogna, balla, continua a cantare! Regala senza sosta il tuo amore! Sono centoundici chili… di fantasia!». Forse i calciatori non si vedranno mai regalata una canzone così: e del resto il Centoundici di Tiziano Ferro vale molto di più dei loro ingaggi. Specie quando Ferro ricorda ai cicciottelli «sono quelli come voi che sfiorano il divino», c'è di più nel vostro cuore che nella vita di apparenze di chi ha perso il conto dei soldi. Perché un uomo vale più di quanto guadagna. Anche quand'è grasso.
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