Caso Rupnik: i tre diversi blog da cui sono partite le notizie
domenica 18 dicembre 2022
Fino a questo momento i punti fermi della vicenda Rupnik, come li ha riferiti anche Enrico Lenzi su “Avvenire” di ieri ( bit.ly/3WoJYAj ), sono quelli dati dal preposito generale dei gesuiti, padre Arturo Sosa, nella abituale conversazione di fine anno con i giornalisti di mercoledì 14; sul sito della Compagnia di Gesù si trovano sia il suo discorso ( bit.ly/3G0mnAM ), sia il successivo «scambio con i giornalisti» ( bit.ly/3HEEopr ). Tra i primi lanci di agenzia a riguardo, quello di Nicole Winfield per la “Associated Press” ( bit.ly/3FB8MOL ) faceva i nomi di «tre blog italiani» che, all’inizio di dicembre, sono stati all’origine delle rivelazioni sugli abusi compiuti da padre Marko Rupnik nei confronti di alcune consacrate. Stante il ruolo che i media giocano in tema di «Chiesa e abusi» (ciò che lo stesso padre Sosa sottolinea in termini di «impatto comunicativo»), vale la pena vedere quali sono questi tre blog. Osservando subito che non hanno (quasi) nulla in comune: tranne l’assunzione di una postura polemica militante. “Silere non possum” ( bit.ly/3j8Yg9W ) è un blog dedicato all’informazione vaticana, aperto dal 2021 e animato principalmente da Marco Felipe Perfetti. Si è concentrato finora su alcuni temi (la vicenda Bose, il cardinal Becciu, l’omofobia nella Chiesa, la gestione della Basilica vaticana, la comunicazione papale) ogni volta evidenziando, in polemica con gli altri media, chi fossero a suo parere i “buoni” e chi i “cattivi”. “Left-it” ( bit.ly/3WoLNNF ) è il sito di un omonimo periodico (nato nel 2006, attualmente mensile) che si colloca, come dichiara la testata, nell’area della cultura di sinistra e radicale. A cura di Federico Tulli, ha assunto in modo permanente il tema delle violenze e degli abusi sui minori nella Chiesa, costituendo, col nome di “Spotlight Italia”, un database, online da alcuni mesi e giunto finora a segnalare 131 casi. “Messa in latino” ( bit.ly/3FXJPi2 ) è un blog dell’area ecclesiale antimoderna. Aperto sin dal 2008, è concentrato soprattutto (lo dice il nome) sulla critica della riforma liturgica conciliare e sul valore delle celebrazioni secondo il Rito antico. Riprende spesso altri blog della stessa area, e ne viene ripreso. Quando sono originali, i suoi post non sono firmati o lo sono sotto pseudonimo. © riproduzione riservata
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